Sono Irene (Irene Serini), alta e magra, spesso gesticola nervosamente; Anita (Elena Dragonetti), che indossa abiti partigiani; la contadina Maria (Barbara Moselli) e Milena (Sara Cianfriglia), che invece veste la divisa della Repubblica Sociale Italiana; l'elegante signora De Negri (Raffaella Tagliabue) e Zaira (Fiammetta Bellone), la levatrice che si occupa dei morti e dei nuovi nati. Sul trenino di Casella si siedono vicino a te, ti parlano, interagiscono, diventano tue compagne di viaggio, si confidano. E tu improvvisamente ripensi te stessa vestita retrò, nata in un'altra epoca. Ricordi le lezioni di storia a scuola e ti sembrano lontane, mentre i racconti degli anziani, dei nonni, quelli sì, sono incredibilmente vicini. I fascisti, la lotta partigiana, i bombardamenti, la fame, i morti. Non numeri, persone. Qui, non uomini, donne.
Creato da Laura Sicignano che ne cura anche la regia e Alessandra Vannucci, Donne in guerra si è meritato una menzione al Premio Ubu come miglior nuovo testo italiano.
Dal 24 maggio al 3 giugno, per prenotazioni e informazioni www.teatrocargo.it
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